Non sono la scelta giusta per chi vuole abbronzarsi a oltranza, ma possono essere un’opportunità in più per chi teme i pericoli dei raggi ultravioletti perché ad esempio ha una pelle molto chiara. I tessuti che proteggono dal sole, infatti, sono un ottimo schermo anti-Uv a patto di sceglierli e utilizzarli bene, come spiega un documento appena pubblicato dalla Federal Trade Commission statunitense.
L’istituto americano richiama l’attenzione dei consumatori sulle etichette degli abiti confezionati con i tessuti anti-Uv: devono essere chiare e indicare il Fattore di Protezione Solare, che informa sulla quantità di radiazione che viene assorbita dall’indumento (ad esempio, un fattore 20 indica che dal tessuto filtrerà un ventesimo dei raggi Uv a cui si è esposti), e non possono fregiarsi della dicitura “protettivo” se il fattore è inferiore a 15.