Il melanoma maligno nodulare (MMN) è un sottotipo particolarmente aggressivo di melanoma, un tipo di cancro che si origina nei melanociti, le cellule responsabili della produzione di melanina. Questa forma di melanoma rappresenta circa il 15% di tutti i melanomi nei pazienti caucasici e il 60% dei melanomi profondi. Si caratterizza per una rapida crescita “verticale”, cioè in profondità nella pelle, fin dalle fasi iniziali.
Il MMN si presenta spesso come un nodulo o una lesione polipoide di colore nero o bluastro, che può diventare ulcerata o crostosa. I bordi della lesione sono di solito regolari. Esistono casi più rari in cui il MMN è amelanotico, ovvero privo di pigmentazione melanica, presentandosi con un colore rosato. In queste situazioni, la dermatoscopia può essere particolarmente utile per identificare un reticolo pigmentario residuo sui bordi della lesione, indicativo dell’origine melanocitaria della stessa.
Nelle fasi iniziali, il MMN può essere asintomatico, ma con l’evoluzione della malattia, può apparire una ulcerazione che può sanguinare. La diagnosi differenziale del MMN include la cheratosi seborroica pigmentata, il basalioma pigmentato e il dermatofibroma.
A causa della sua crescita rapida e della tendenza a diffondersi rapidamente ad altri organi (metastatizzare), la prognosi del MMN è generalmente più severa rispetto ad altre forme di melanoma. Pertanto, la diagnosi precoce e il trattamento tempestivo sono particolarmente importanti. Il trattamento del MMN può includere l’asportazione chirurgica del tumore e dell’area circostante, l’immunoterapia, la radioterapia o la chemioterapia, a seconda dello stadio della malattia al momento della diagnosi.