Il melanoma mixoide è una variante rara di melanoma maligno cutaneo che si distingue per il suo aspetto istologico unico. Questo tipo di melanoma spesso si manifesta con depositi mixoidi in metastasi di melanoma, tuttavia sono stati descritti anche melanomi mixoidi primitivi della cute e del seno nasale.
Clinicamente, il melanoma mixoide può presentarsi come un nodulo cutaneo o una massa che cresce rapidamente, localizzabile in qualsiasi parte del corpo ma più comunemente riscontrato sulla pelle del tronco o degli arti. La lesione è caratterizzata da grandi cellule maligne immerse in una matrice mixoide, composta da mucopolisaccaridi, che conferisce alla lesione un aspetto trasparente o pallido, a volte cistico o vescicolare.
Dal punto di vista istologico, le cellule tumorali sono solitamente negative alla colorazione con mucicarminio e PAS diastasi, mentre risultano positive alla colorazione con Alcian Blu a basso pH. Il tumore è prevalentemente amelanotico e sembra che lo stroma mixoide sia prodotto non dalle cellule tumorali stesse, ma dalla risposta tissutale a queste cellule.
La diagnosi di melanoma mixoide può essere complicata dalla sua rarità e dalla sua presentazione clinica e istologica insolita, che può essere confusa con altre lesioni cutanee. Gli indicatori utilizzati per la diagnosi includono la positività delle cellule tumorali per S100 e HMB-45, e una marcatura con E9 può indicare una rapida progressione.
Il trattamento del melanoma mixoide segue in genere lo stesso approccio dei altri tipi di melanoma e può comprendere l’asportazione chirurgica della lesione, l’immunoterapia, la chemioterapia o la radioterapia. Non esistono linee guida di trattamento specifiche per il melanoma mixoide a causa della sua rarità, pertanto ogni caso deve essere gestito su base individuale.