Uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine eseguito da studiosi del UCLA’s Jonsson Comprehensive Cancer Center and del Institute of Cancer Research di Londra, Roche and Plexxikon hach iarito il meccanismo per cui pazienti affetti da melanoma metastatico in terapia con vemurafenib (Zelboraf®)) sviluppano durante la terapia carcinomi squamocellulari. Il farmaco è in grado di bloccare la proteina BRAF mutata nelle cellule del melanoma, ma nelle altre cellule attiva una cascata che accelera la formazione di epiteliomi squamocellulari. Gli studiosi hanno notato che un quarto dei pazienti sviluppa tale effetto collaterale poiché hanno cellule con mutazione RAS (prevalentemente HRAS) che virano verso cellule cancerose dopo terapia con vemurafenib. Dallo studio risulta anche che tale mutazione sarebbe indotta dall’eccessiva esposizione solare e che la terapia con vemurafenib accelera la trasformazione di tali cellule in cellule cancerose.
Articolo originale: RAS Mutations in Cutaneous Squamous-Cell Carcinomas in Patients Treated with BRAF Inhibitors